Fotovoltaico o solare termico: quale mi conviene di più? Dipende

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NON SOLO FUNZIONANO IN MODO DIVERSO, MA RISPONDONO ANCHE A ESIGENZE DIVERSE

 

Quando si parla di energia solare, e di come usarla per le nostre case o i nostri posti di lavoro, i tipi di impianti disponibili sul mercato sono diversi: c’è il fotovoltaico (e abbiamo cominciato a parlarne qui e qui), ma c’è anche il solare termico, per esempio.

Qual è la differenza e cosa conviene di più?

Cominciamo capendo come funzionano.

È giusto, intanto, dire che l’espressione “pannello solare” è generica, e indica una tecnologia che sfrutta l’energia del sole per produrre energia. Può riferirsi sia a un pannello fotovoltaico che a un pannello solare termico – anche se, di solito, la si usa più spesso per il solare termico, mentre il fotovoltaico viene chiamato fotovoltaico.

COME SONO FATTI E COME FUNZIONANO?

La grande differenza tra i due impianti è che il solare termico è un impianto idraulico, quindi come primo scopo ha quello di produrre acqua calda sanitaria (acqua corrente o per il riscaldamento).

L’impianto fotovoltaico, invece, mira a produrre energia elettrica, utilizzabile per diversi scopi, dall’illuminazione agli elettrodomestici, ma anche per alimentare un sistema di riscaldamento.

Sono fatti in maniera diversa e funzionano in maniera diversa: nel solare termico ci possono essere due tipi di circuiti, ma diciamo che un fluido termovettore “porta” il calore del sole all’interno di un serbatoio grazie a una serpentina. Una pompa elettrica provvede alla distribuzione.

L’impianto fotovoltaico, invece, è composto di pannelli in silicio che, quando vengono colpiti dalla luce dei raggi del sole, producono corrente elettrica. Questa corrente, continua, viene trasformata da un inverter nella corrente alternata di casa (220 volt).

Il concetto di funzionamento è radicalmente diverso: il solare termico lavora in base al calore del sole e dell’ambiente, mentre il fotovoltaico lavora sulla luce del sole. Questo fa sì che il fotovoltaico sia più suscettibile a ombreggiamenti, ma allo stesso tempo permette anche nei mesi freddi (tipo novembre o febbraio) di avere delle produzioni di punta buona, con una giornata di sole.

QUALE SCELGO TRA I DUE? QUALE MI CONVIENE DI PIÙ?
  • Differenza di costo? Il crollo dei prezzi degli impianti fotovoltaici ha fatto sì che negli ultimi anni la differenza fra i due tipi di impianti si sia notevolmente assottigliata (anche se il solare termico costa ancora meno).
  • Differenza di incentivi? Entrambi godono della detrazione fiscale, il fotovoltaico del 50%, il solare termico addirittura del 65%.
  • Differenze nella installazione dei pannelli? L’impianto solare termico è meno ingombrante sul tetto rispetto a un impianto fotovoltaico (bastano in genere 2-3 pannelli da 2m x 1m), mentre per un impianto fotovoltaico da 3 KWp attualmente servono 10 pannelli da 1,7m x 1m. Detto così, sembra che servano grandi spazi per un fotovoltaico… in realtà questi metri quadri si ricavano tranquillamente sul tetto di una abitazione.
  • Differenze nel modo di gestire l’energia in più (che si ha solitamente d’estate)? Assolutamente sì. Un impianto solare termico lavora fino a quando ha scaldato l’acqua a sufficienza… dopo di che si “ferma” (inoltre la quantità di acqua calda usata d’estate è inferiore rispetto all’inverno). Con il fotovoltaico invece, l’energia in più che produco non va persa: attraverso un meccanismo chiamato “scambio sul posto”, viene immessa nella rete elettrica nazionale e viene poi retribuita. Attenzione: viene pagata al prezzo puro dell’energia (cioè senza oneri di sistema, accise…), quindi a un prezzo molto più basso rispetto all’energia acquistata. Di conseguenza più sono bravo a consumare l’energia del mio impianto fotovoltaico, più risparmio. Però, seppur poco, quella in più viene pagata.
  • Differenze nell’uso dell’energia ricavata? Come già detto, il solare termico scalda solo l’acqua, mentre il fotovoltaico produce energia che posso usare per tutti gli elettrodomestici. Inoltre, grazie agli inverter “intelligenti” odierni o ad apposite centraline, è possibile, con l’energia elettrica in eccesso, azionare resistenze o pompe di calore che scaldano anche l’acqua.

Curiosità: posso installarli entrambi? Sì, possono coesistere entrambi nella stessa abitazione (spesso è così). Uno non esclude l’altro.

QUINDI COSA DEVO SCEGLIERE?

Io rispondo sempre: dipende da quali prospettive hai, dalle tue abitudini e dalle esigenze tue o delle tua famiglia.

Se devo installare un impianto fotovoltaico solo (o in gran parte) per produrre acqua calda, e risparmiare sui consumi della caldaia, non conviene: in questo caso è molto più efficiente un solare termico.

Se invece voglio abbassare la bolletta dell’energia elettrica e sto pensando a un impianto fotovoltaico, è giusto sapere che, come detto, posso avere un vantaggio anche sui consumi della caldaia, integrandovi (dove è possibile) delle resistenze o delle pompe di calore solo per l’acqua sanitaria.

A maggior ragione se ho idea di spostare i consumi della mia abitazione verso l’elettrico a discapito del gas: ad esempio, se ho idea (ora o fra qualche anno) di cambiare la caldaia con una pompa di calore oppure di sostituire i fornelli della cucina con una piastra a induzione (che stanno prendendo sempre più piede), conviene il fotovoltaico.

Non dimentichiamo, infine, che la tecnologia sta facendo passi da gigante anche in materia di batterie e sistemi di accumulo elettrici, per poter sfruttare l’energia in eccesso anche quando il sole non c’è… ma di questo parleremo!