Cosa dice (davvero) la tua bolletta della luce?

NON BASTA GUARDARE IL TOTALE DA PAGARE E I CHILOWATT CONSUMATI: CI SONO DELLE VOCI IMPORTANTI DA LEGGERE (E CHE NON LEGGIAMO QUASI MAI)

Siamo abituati a guardare molto velocemente le nostre bollette della luce: molto spesso ci fermiamo al totale da pagare segnato in prima pagina.

In realtà una bolletta contiene molte informazioni e molti dati interessanti per noi utenti, ed è utile (e saggio) imparare a leggerli, un po’ alla volta.

Tieni conto che da gennaio 2016 a casa arriva una versione sintetica della bolletta. Ora la versione più dettagliata è scaricabile online o puoi fare richiesta affinché ti venga inviata. In genere ci accontentiamo della bolletta sintetica, eppure è nei dettagli che sono contenuti i numeri che ci dicono più cose sui nostri consumi o su come – eventualmente – e muoverci per andare verso un maggiore risparmio energetico.

In questo articolo voglio approfondire proprio alcune voci che si trovano nella versione più lunga delle bolletta. In realtà vengono riportate a grandi linee anche sulla prima pagina, sotto al totale da pagare (quindi non abbiamo tante scuse!).

Queste voci sono:

  1. la spesa per la materia energia;
  2. la spesa per il trasporto;
  3. la spesa per gli oneri di sistema.
Esempio di bolletta

Partiamo, infatti, da un presupposto importante:

per leggere la tua bolletta in modo corretto, non puoi limitarti a prendere il totale da pagare e dividerlo per i chilowatt consumati.

Se un qualsiasi venditore di contratti o di impianti fotovoltaici vi fa questo calcolo, è sbagliato! E per capire perché, servono le tre voci qui sopra.

1. Spesa per la materia energia

È la spesa per la vendita dell’energia elettrica.

Questa voce dipende dall’operatore che vi propone il contratto, perché è qui che può incidere. Qui, insomma, si gioca la concorrenza tra le varie offerte.

2. Spesa per il trasporto

È la spesa per la distribuzione dell’energia e per al gestione del contatore. Sono costi che paghiamo tutti, indipendentemente dal fornitore che abbiamo, e variano in base ai consumi.

Se guardiamo la tabella riportata nella bolletta più dettagliata, vediamo che ci sono tre quote:

  • una quota fissa;
  • una quota di potenza (fissa anche questa);
  • e una quota energia, per cui a ogni tot di chilowatt si paga il trasporto.

È su questa quota energia che possiamo intervenire per il risparmio energetico.

3. Spesa per gli oneri di sistema

È la spesa da versare per mantenere in equilibrio tutto il sistema (dalle centrali all’utente finale).

Dove incide il risparmio energetico?

Il risparmio energetico incide un po’ dappertutto.

Non pensiamo che incida solo sulla materia energia: si deve “distribuire”, anche sulle voci di dispacciamento.

Ripeto: le proposte che ci vengono vendute, quelle sì, incidono solo sulla materia energia. Però, come avete visto, le quote da considerare sono diverse e di diversa natura.

Quindi qual è la formula corretta per leggere la nostra bolletta?

NO:

TOTALE BOLLETTA diviso KWh CONSUMATI

SÌ:

TOTALE BOLLETTA meno SPESE FISSE* moltiplicato per l’IVA

tutto diviso

i KWh consumati

 

*Le spese sono la quota fissa della materia energia, la quota fissa del trasporto e del mantenimento del sistema ed eventuali altre spese, sempre fisse, come per esempio il canone Rai.

È questa la formula corretta da tenere a mente, se vogliamo sapere quanto paghiamo davvero al chilowatt e ragionare per un impianto fotovoltaico e per il risparmio energetico.

Ricordatevelo la prossima volta che un venditore busserà alla vostra porta!