Per la domotica senza fili non mi basta il wi-fi?

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È IL PRIMO SISTEMA A CUI SI PENSA, MA È ANCHE IL MENO INDICATO – ECCO LE ALTERNATIVE

Nell’ultimo articolo vi ho presentato la domotica wireless (senza fili) che funziona, cioè, grazie alle onde radio. Ho risposto alle domande più frequenti, spiegando perché non è una soluzione valida solo per gli edifici nuovi, anzi è particolarmente adatta per chi sta ristrutturando e ha già degli impianti o spazi ridotti.

Ci sono altri punti interessanti sulla domotica senza fili: come fa la centrale, collegata a internet, a “comunicare” con i vari dispositivi, se non ci sono dei cavi a fare da collegamento? Per la domotica a onde radio è sufficiente il wireless? Ci sono più “tipi” di domotica wireless e quali sono?

Come viene comunicato il segnale?

Ricordiamoci che un sistema di domotica senza fili è composto da una centrale, collegata a internet, che coordina i dispositivi collegati. A loro volta i dispositivi “dialogano” tra di loro: è, lo ripeto sempre, il concetto base della domotica. Avere un sistema che “dialoga” (non semplici oggetti smart).

Non a caso parliamo di “comunicazione” tra la centrale e i dispositivi e tra i vari dispositivi, perché a renderla possibile c’è un linguaggio che i tecnici chiamano “protocollo”. Questo protocollo permette concretamente al segnale di essere trasmesso e diffuso.

Per comunicare il segnale via onde radio, non basta un wi-fi?

Il wi-fi è il primo sistema a onde radio a cui si pensa quando si sceglie la domotica wireless. Ma è anche il meno indicato! Parlando di domotica, al wi-fi possiamo collegare qualche oggetto smart fine a se stesso (un termostato, una lampadina…), ma cosa succede? Succede che:

  • ogni dispositivo avrà bisogno di una sua applicazione;
  • ogni dispositivo porterà via segnale al wi-fi, perché ogni dispositivo si collega a internet con un suo indirizzo IP; non è consigliabile affidarsi a un semplice router casalingo. I normali router, infatti, non sono stati pensati per collegare troppi prodotti per la domotica. Il segnale non è abbastanza potente.
  • questo tipo di sistema non garantisce una buona sicurezza dei dati (ci potrebbero essere dei “buchi”, delle falle, in qualsiasi momento o da qualsiasi dispositivo).
Quali sono le alternative al wi-fi?

Capito che il wi-fi non è la scelta adatta per la domotica senza fili, vediamo allora le alternative. Quali altri tipi di protocolli esistono?

  • Protocolli proprietari: sono protocolli di marca, perciò solo alcuni dispositivi (quasi sempre solo quelli di quella marca) possono dialogare fra loro. Ci sono sistemi di marche conosciute e famose, ma anche di marche sconosciute e spesso venduti su internet e a volte anche in kit (con tutto ciò che ne consegue come affidabilità e sicurezza…).
  • Proprietari con delle funzioni in più: sempre all’interno dei protocolli proprietari, voglio fare questa distinzione riguardante soprattutto certi sistemi di allarme: spesso, (come già accennato negli articoli riguardanti l’allarme) i moderni e più evoluti sistemi offrono al cliente qualche funzione o automazione in più (vi ho fatto un esempio nella prima puntata della serie “A casa di…”: lì avevamo un sistema di allarme, in quel caso via cavo. Ecco, questi allarmi hanno anche una parte radio per i sensori di allarme senza filo, alla quale spesso possono essere abbinati anche apparecchi per una piccola domotica (sensori di temperatura, umidità, pulsanti, attuatori per tapparelle / luci…). Pur essendo proprietari (infatti questi apparecchi sono solo di quella determinata marca) ci tengo a distinguerli per la sicurezza che offrono sia come comunicazione via radio degli apparecchi, sia per la connessione da smartphone e da remoto (sono infatti usati principalmente per l’allarme, quindi hanno certificazioni più severe). Questo, perlomeno, per le marche migliori…
  • Protocolli non proprietari: sono protocolli multimarca, e il vantaggio sta in una maggiore reperibilità dei pezzi (dispositivi e componenti). Possono essere più o meno aperti. Due esempi su tutti: Z-Wave e Zigbee. Di recente però stanno entrando nei sistemi via radio anche apparecchi con protocollo KNX, per impianti ibridi (cioè via cavo e via radio) oppure solo via radio.
Sì ma… che differenza c’è fra sistemi proprietari e multimarca?

Le abbiamo già viste quando abbiamo parlato di KNX: le differenze sono le stesse, sia che si parli di sistema via cavo che di sistema via radio.

Ma quindi come faccio a scegliere un protocollo?

Affidatevi a un tecnico. Non lo dico per farmi pubblicità, ma è sempre meglio del fai-dai-te, soprattutto se non siete degli esperti. Un tecnico, infatti, valuterà:

  • le dimensioni dello spazio dove volete installare la domotica wireless;
  • il numero di dispositivi da installare;
  • il tipo di dispositivi che volete installare.

In base a questi parametri, vi consiglierà il protocollo migliore per voi.

Dove hai approfondito l’argomento della domotica via radio?

Il 13 febbraio ho partecipato a un corso tecnico dimostrativo sul sistema domotico senza fili di Fibaro (che ho poi completato via webinar). Fibaro ha una sua applicazione e i suoi dispositivi per la gestione della smart home, ma dà anche la possibilità di connettere dispositivi di altre marche.

Altre informazioni

Qui vi aggiorno regolarmente sui corsi che frequento e sulle fiere e gli eventi a cui partecipo.

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