Domotica #5: integrazione, e sei il re della casa

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Devi uscire? Con un solo pulsante, spegni tutte le luci di casa, chiudi le tende o le tapparelle, inserisci l’allarme, imposti la temperatura.
Quando sei in casa, puoi spegnere o regolare la luce nelle stanze in base alla presenza di persone o alla quantità di luce che viene da fuori.
Riscaldi o raffreschi solo dove e quando serve, scegliendo la temperatura di ogni stanza, in base anche al momento della giornata, all’esposizione al sole, all’eventuale apertura delle finestre.

Nel primo post sulla domotica, a cui vi rimando se siete nuovi del sito, rispondevo così alla domanda: “La domotica mi facilita la vita?”

In realtà, parlavo di un vantaggio molto specifico, quello dato dall’integrazione.

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E la privacy dove la mettiamo? Telecamere, dati e sicurezza

“E se qualcuno entra nel mio sistema domotico?”

“E se qualcuno ‘buca’ le telecamere per decidere il momento migliore per fare irruzione?”

Queste domande mi vengono fatte sia dai clienti più “tecnologici”, che ogni giorno sentono parlare di crimini “cyber” (elettronici) e furti di dati, sia dai clienti meno “tecnologici”, abituati ai sistemi (come quelli di sorveglianza) più classici, analogici, a circuito chiuso, al sicuro, in teoria, da occhi e orecchie indiscreti…

È un argomento delicato, di cui parlerò in più post. Cominciamo elencando alcuni fattori:

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Fiera MCE 2018: cosa ho visto e perché non è “roba per soli esperti”

Giovedì ho visitato la 41a Mostra Convegno Expocomfort (in sigla, MCE) a Milano.

Partecipare a queste fiere può sembrare una cosa da “addetti ai lavori”, ma nel sito ho in mente di raccontare anche questi eventi, perché di cose interessanti se ne vedono sempre, e perché fanno anch’essi parte della mia “formazione continua” di professionista.

Quindi ho “dato un’occhiata” agli stand ed ecco le mie impressioni.

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